da Palestrinum a Palestina

IL NOME PALESTINA E' UN INVENZIONE ROMANA. Nome convenzionale dato dai Romani ad un determinato territorio traendolo come per altre zone dai nomi già presenti nella penisola italica: Praenestinum, Palestrinum, Capitolinum, ecc. 

Qualsiasi riferimento dei cd "Palestinesi" ai Filistei è alquanto fantasioso e da ignoranti in quanto i Filistei erano una popolazione ellenica che parlava una lingua parente del greco.

"Filistea" (italianizzazione del termine  "Peleshet", ebraico פלשת Pəléšeth, P(e) léshet) è il toponimo da cui è derivato il latino "Palaestina", dunque "Palestina" è un nome ispirato al popolo dei Filistei. In epoca biblica i Filistei, popolazione ellenica, si scontrarono con gli Israeliti per un lungo periodo, subirono sconfitte ma vinsero alcune battaglie ai tempi del profeta Amos, vennero infine sottomessi da re Davide e scomparvero definitivamente come nazione e non sono più citati dai tempi delle invasioni degli Assiri. Pertanto associare gli attuali arabi che vogliono annientare Israele a colpi di pietre, razzi e attentati terroristici , agli ellenici Filistei predatori navigatori e commercianti del Mediterraneo è qualcosa di aberrante.

פלשת 

I cd. Filistei in realtà sono degli invasori greci

FLSH per aprirsi; penetrare, invadere.
    - Qal. - פָּלַשׁ ha invaso, intruso.
    - Pi. - פִּלֵּשׁ PBH 1 ha aperto, scavato; NH 2 ha fatto un passaggio attraverso.
    - Pu. - פֻּלַּשׁ è stato aperto, è stato scavato.
    - Hiph. - הִפְלִישׁ ha fatto invadere. [Aram. – Syr. פְּלַשׁ (= ha sfondato, scavato),

akka. palāshu (= scavare), pilshu (= buco). cp. la relativa base בלשׁ.] Derivati: פַּלְשָׁן , פַּלְשָׁנִי , פִּלּוּשׁ , פָּלִישׁ , פְּלִישָׁה , פּוֹלֵשׁ , מִפְלָשׁ , מְפֻלָּשׁ . cp. פַלָּשִׁים .

פַלָּשִׁים mn pl. NH i Falashas. [Dall'Etiope, lett. "invasori" o "emigranti". 

פַּלְשָׁן mn NH invasore. [Formato da פלשׁ ᴵᴵ con suff. Agenziale. ◌ָן .] Derivata: פַּלְשָׁנָי .

פַּלְשָׁנִי agg. NH invadente, invasivo. [Formato da פלשׁ ᴵᴵ con suff. ◌ָנִ

Non esiste alcuna lingua palestinese: parlano arabo. 

Non esiste alcuna scrittura palestinese: scrivono arabo.

Non esiste una storia palestinese. 

E' un nome convenzionale ripescato dopo la prima guerra mondiale da i britannici e dopo  la seconda guerra mondiale dai Comunisti e dalla Chiesa "Romana Santa Cattolica e Apostolica" per controbilanciare la presenza dello Stato Ebraico di Israele . E' un pretesto dei fondamentalisti islamici per cancellare Israele, al fine di creare un grande califfato, in quanto è l'unico territorio non più islamizzato.

Palestina è la ridenominazione romana della provincia che risale all'epoca dell'imperatore Adriano, nel 135 e.v., quando il nome ufficiale Syria Palaestina sostituì il precedente Iudaea includendo anche altre territori: Samaria, Galiaelea,ecc. Il cambio di denominazione del governatorato suggerisce la rottura politica fra l'impero e le autorità locali presso gli Ebrei (o Giudei). Tale modifica fu voluta al culmine delle cd guerre giudaiche al fine di cancellare definitivamente il termine Giudea/Israele. Fu come "delenda Carthago" in sostanza. Dopo aver dovuto sudare tanto e perdere uomini e forza, i Romani vollero punire con la cancellazione totale, con deportazioni e cambi di nome di località. Fu pertanto imposto il romano Palestina.

 

Il 31 marzo del 1977,  Zahir Mushe’in, membro del Comitato Esecutivo dell’OLP, conferma (per le persone prive di conoscenze storiche e geografiche , che si limitano a guardare il telegiornale a tavola all' ora di pranzo o la sera sulla poltrona) che: “Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solo un mezzo per continuare la nostra lotta contro lo stato di Israele in nome dell’unità araba. In realtà oggi non c’è alcuna differenza tra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. Solo per ragioni tattiche e politiche parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese, poiché gli interessi nazionali arabi richiedono la messa in campo dell’esistenza di un popolo palestinese per opporci al sionismo”.