Deva, Dio, Deus, Theoi, ϑεός? = Teologia , Credenza, Superstizione, Idolatria, Adorazione

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Religione= Occultamento della Luce Superiore; è superstizione ripetuta nel tempo accompagnata da riti, rituali e organizzazione. Nasce con un elite che si approfitta dell'ignoranza della massa soprattutto donne, bambini e poveri. Sfrutta analfabetismo e debolezza delle persone.

Nasce dalla lettura e dalla intepretazione letterale della Torah. Da questa lettura nascono le attuali religioni cosiddette monoteiste.

Esistono tre religioni nel mondo: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.

Il Buddismo e tutte le altre dottrine orientali non sono religioni ma correnti e metodi ed esistono senza pretese di nessun genere e senza imporre niente alle persone.

Le religioni sono state create quali derivazioni degli insegnamenti della Torah e sono state diffuse nel mondo soppiantando il cuore della Torah  “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Vaykrà 19:18). La Torah  ci insegna a raggiungere l’amore per gli altri ed a connettersi direttamente al Creatore, il Maestro dell'Universo, l'Alufo Shel Olam

 

Tutte le religioni del mondo, sia attuali che passate, sono delle superstizioni, delle credenze  legate a culti e ideologie che hanno tra le caratteristiche peculiari il mito, il magico ed il soprannaturale come fondamenta. Promesse di vita eterna, promesse di ricompense materiali, di spose vergini, promesse di portare nell'aldilà le ricchezze accumulate, promesse di ritrovare i propri familiari, sono il compromesso per attirare adepti ignoranti alle varie sette. La religione tende all'adorazione di idoli, di statue o di personaggi umani resi divini, di semidei, di vergini, di santi, di beati, di martiri. Ogni religione poi ha sempre cercato e cerca di neutralizzare le altre, cercando di eliminarle, dichiarandosi quale vera e unica  Religione. Ciò ha comportato guerre, stermini, violenze inaudite, ignoranze diffuse, e tanto altro. Le 2 religioni più diffuse al mondo sono il Cristianesimo e l'Islam , le quali entrambe hanno in comune l'aver preso a proprio piacimento il testo della Torah (con vari copia e incolla) che non è un testo religioso, e ne hanno fatto (seppur con molte differenze) appunto Religione. Anche parte dell'ebraismo è diventata una religione dopo la conquista ellenica/seleucida/tolomea del territorio ,negli anni 200 prima dell'era volgare con l'introduzione delle divinità greco-orientali, e con il diffondersi della lingua greca.

La Torah non è un libro di religione, non parla di fede o di dogmi o di aldilà, non parla di dei , nè di scienze. E' un manuale di insegnamento, di istruzioni, è l'albero della Vita, è la via maestra da seguire. E' un Testo che attraverso la storia, le esperienze e gli errori degli esseri umani, propone un percorso lungo in cui etica e legalità , vanno perseguite attraverso conoscenza, comprensione e saggezza. Un mondo di pace, gentilezza e di grazia, di parole e musica, privo di odio, egoismo, violenza , di malvagità, di guerre, di invidia , di sete di potere, di schiavitù, di prepotenza, di arroganza, di corruzione. Non ci sono eroi dell'antichità nella Torah , nè semidei, nè vergini, nè divinità , nè miracoli , nè superman.

Uno degli scopi della Torah è proprio quello di contrastare le religioni e le relative credenze.

L'essere umano è ben lungi da percorrere la  strada giusta, ha preso e prende altre direzioni, quelle più veloci e brevi, che non passano dall'aridità del deserto...interiore.

Questo sito si propone di analizzare la nascita e l'evoluzione della superstizione cristiana che si è  sviluppata a partire dal II-III sec. e.v. in ambienti ellenici (nell'attuale Turchia) e che si è fatta spazio nei secoli anche con strumenti di terrore, sterminio, violenza,crociate, inquisizione e sfruttando l'analfabetismo, l'ignoranza e la povertà delle persone, in particolare donne, anziani e bambini. Tale credenza , ha inglobato ed assorbito culti greco-romani e rituali orientali preesistenti, e prendendo come base il testo ebraico della Torah come fondamento. La traduzione in una lingua diversa dall'ebraico della Torah è avvenuta con il greco circa 2500 anni fa, a mezzo di una estorsione, violenza adoperata dal Re Tolomeo II d'egitto detto filadalfio che rinchiuse in celle separate 72 ebrei e li costrinse forzatamente a tradurre in greco la torah . La traduzione che ne è venuta fuori poi tradotta più volte in varie forme di greco e poi latino è stata tradotta in varie lingue del mondo ed ha ora un significato completamente travisato. Del resto il Re Tolomeo, i greci, i romani o comunque chi era al potere desiderava effettivamente un testo che si confecesse alle proprie credenze, idoneo alla creazione di idoli e di religioni e i traduttori lo hanno accontentato dandogli giustamente ciò che chiedevano.

Cosi dai vari re-dei baal come  baal-za-bul (il signore delle mosche, o dello sterco, una presa in giro in somma) sono nati belzebù, il diavolo; dall' accusatore satan è nato satana; dal veleno e dall'antidoto è nato il serpente di rame; dallà metà complementare tzelà è nata la costola; dai messaggeri, funzionari o comunque dall'azione Malachim sono nati gli angeli con le ali, le fate; dai Cheruvim sono nati altri tipi di angeli, o come dicono i fantascienziati le macchine volanti;

Le fonti del cristianesimo sono i cosiddetti vangeli , scritti in lingua greca antica ma facendo riferimento a luoghi della Terra di Israele e personaggi ebraici. Da una analisi accurata si evincono errori grossolani, ignoranza assoluta della geografia, della storia, della toponomastica e della tradizione ebraica, nonchè arruffonate correzioni lungo i secoli , nonchè dei "copia-incolla" da più parti (come stiamo facendo ora noi da internet).

Esistono due tipi di fonti: i vangeli apocrifi e i vangeli canonici. I vangeli canonici sono quelli che appunto seguono il canone, la regola e cioè sono stati fissati con decreto dalla politica (come un DPCM del consiglio) nel Consiglio di Nicea ed altri consigli. Poi ci sono gli apocrifi di cui alcuni si conosce il contenuto mentre altri addirittura  sono stati distrutti e bruciati in quanto scomodi alla Chiesa e ai Padri della chiesa.

Adagiata sulle fonti si è poi fatta strada la teologia, che a braccetto con una forte struttura gerarchica (chiesa) ancorata allo Stato centrale, ha elaborato cammin facendo , i più svariati dogmi quali peccato originale, verginità, esaltazione della povertà, perdono dei peccati, immacolata concezione, paradiso, inferno, purgatorio, angeli , arcangeli, santi, martiri, madonne e via discorrendo.

Allo stesso tempo tentiamo di leggere e studiare la Torah con tutti i nostri limiti cercando di arrivare al significato più profondo oltre il testo letterale, scandagliando le parole chiave, composte e amalgamate quasi chimicamente...

Quadro storico-religioso-sociale II-III secolo

Al tempo della nascita del cristianesimo la religione romana coincideva con gli interessi di Roma, dell'Impero Romano. Non riguardava l'intimo del cuore umano, ma era diretto solo allo sviluppo e agli interessi della politica. Il senso civico dovuto all'autorità aveva assorbito qualsiasi attitudine puramente religiosa dell'uomo davanti alle divinità. I greci, grazie alle scuole filosofiche, erano riusciti a trasformare la loro poetica mitologica in sistemi teologici e a creare un'etica filosofico-religiosa. I romani elaborarono invece  una teologia della vittoria imperiale che, nella pratica, s'identificava con quel sentimento di patriottismo e di civismo col quale tutti i cittadini seguivano l'alternarsi delle fortune storiche della città. L'imperatore di Rorma era il Dio vivente o un suo rappresentante sulla Terra o suo figlio, cosi come il Faraone d'Egitto, o altri sovrani. Facevano discendere il loro potere direttamente dalla divinità.

Nel contesto storico del 3 secolo e.v. che vede il trionfare del Cristianesimo, sulle altre credenze e superstizioni, la religione di Roma è stata chiamata generalmente "paganesimo", ma tale assunto generico non rispecchia assolutamente il quadro culturale e sociale di quei tempi. Vi era un politeismo di culto e  devozione verso divinità di matrice ellenica, ma accanto agli dei del Pantheon, erano penetrati in tutta la penisola italica, numerosi altri culti provenienti dai più svariati angoli del mondo. Per cui con un unico termine "paganesimo" si intende, in modo troppo generico, una realtà religiosa molto varia, diversa, spesso sincretica nei suoi aspetti fondamentali. Erano presenti innanzitutto miriadi di culti ellenici (tra cui spicca Cibele), il culto di Giove Serapide, di Iside e di Osiride proveniente dall'Egitto; il culto di Mitra  associato a quello del Sol invictus proveniente dalla Persia; dal Medio Oriente i riti della dea Siria, del dio Baal e degli Oracoli Caldaici, ma anche varie forme di arti oscure, magia e astrologia . Quando i cittadini romani e di tutto l'Impero videro che tutto stava per crollare e che i "barbari" premevano ai confini immaginarono che le divinità precedenti non erano più quelle più potenti e quindi abbandonarono i vecchi culti per rifugiarsi in quelle che promettevano vita eterna , tra cui il cristianesimo.

La religione ai tempi del 2-3-4 sec e-v- non era per niente univoca, anzi
presentava una stragrande varietà di culti, di credenze, a seconda delle varie città, regioni, classi sociali, associazioni. Tuttavia, grazie all'azione centralizzatrice degli imperatori, il mondo greco-romano tendeva ad essere una sola nazione. Vi è stato un continuo ed intenso interscambio: non solo i culti si sono mescolati fra loro ma  le divinità si sono confuse e unificate, con  il Cristianesimo poi che le ha inglobate ed assorbite, ereditandone caratteristiche essenziali che poi sono sfociate in una nuova religione di Stato.

Molte religioni erano penetrate all'interno della società romana grazie alla
conquista dei territori e all'importazioni degli schiavi, ma non solo per tale motivo. In un
momento molto critico sia da un punto di vista economico che sociale , il civis romano perdeva sempre più fiducia nella forza dell'impero che si stava sgretolando: si sentiva sempre più debole e indifeso e cercava la sua dimensione ideale in un altro mondo. Le religioni di stampo orientale  sembravano offrire al civis "promesse di altra natura"  (immortalità, resurrezione, reincarnazione , ecc) che gli dei di Roma non erano più in grado di offrire. Il culto degli dei di Roma era solo un dovere civico collettivo a differenza dei riti orientali che , almeno nella forma più pura, invece erano espressione più singola dei pensieri, dei sentimenti, delle intime aspirazioni dei singoli individui. I riti orientali diventavano oramai sempre più un'attrazione irresistibile per il popolo. 

Influenze egizie sulla nuova religione Cristiana

La diffusione del culto degli dei egizi inizia a penetrare nella penisola italica attraverso la Sicilia circa 3 secoli prima dell'era volgare, in particolare quando la dinastia macedone-ellenica dei Tolomei prendono possesso della terra d'Egitto. Dalla Sicilia il culto, dopo essersi radicato nell'isola, si diffonde rapidamente nell'Italia meridionale, giungendo in poco tempo a Roma. A partire da Caligola che gli Imperatori romani cominciano a far erigere tempi dedicati alle divinità di origine egizia, E' nel III secolo che il culto di Iside-Osiride e di Giove-Serapide acquista una popolarità e un prestigio, fino ad allora sconosciuto. Il culto solare egizio praticato a Roma aveva comunque poco in comune con l'antico ed originario culto egizio delle vecchie dinastie  in quanto fatto di pochi dogmi e con un calderone di numerose credenze eterogenee, che si adattavano alle differenze di tante culture e popoli diversi. La sua capacità di adattarsi, di dare risposte alle problematiche esistenziali ed escatologiche degli uomini, porterà la religione egizia ad essere ancora praticata quando l'impero diventa esclusivamente cristiano, confluendovi. I sacerdoti che officiavano il culto dovevano  avere comportamenti molto morigerati (nella parvenza esterna cosi come i sacerdoti del culto cristiano). Infatti dovevano seguire una dieta vegetariana, fare  abluzioni purificatorie prima del rituale sacro, astenersi dai rapporti sessuali, restare per lungo tempo in preghiera per essere degni del dio. Durante la cerimonia, si dedicava massima attenzione all'esecuzione perfetta della celebrazione sacra e all'invocazione divina. Accanto a questo cerimoniale strettamente riservato agli iniziati, l'officiante permetteva ai fedeli, in determinate ore della giornata,  di vedere la statua del dio, addobbata da vesti sacre e custodita nel  tempio durante la notte. Questa cerimonia a Roma prendeva il nome di "Apertio" e da ciò derivano le modalità di visita negli attuali santuari delle chiese di santi e martiri. Accanto a queste funzioni religiose riservate ai sacerdoti e ai fedeli piùdevoti, vi erano numeroso funzioni che si tenevano pubblicamente in determinati periodi dell'anno dove i fedeli in cortei intonavano canti con rituali tendenti a ostentare l'immagine della divinità (da ciò derivano anche le attuali processioni catto-cristiane):
La cerimonia più importante e suggestiva  veniva in particolare celebrata tutti gli anni ,tra il 26
ottobre e il 3 novembre, ed era  denominata Inventio Osiris . Si ripercorreva la
passione e la resurrezione del dio
: Osiride, uscito dal tempio viene ucciso e
smembrato dal malvagio Set. Iside, distrutta dal dolore, cerca il corpo smembrato di
Osiride e trovatolo lo ricompone, dandogli nuovamente la vita. Il cerimoniale di
resurrezione di Osiride era una festa per entrambe gli dei, l'una perchè ha riottenuto
il marito-fratello, l'altro perchè ha riavuto la vita. Questo cerimoniale, al di là dell'aspetto festoso e commemorativo, rispondeva in modo suggestivo e affascinante al problema escatologico della vita dopo la morte: il fedele, onorando Serapide, Iside e Osiride, può sperare nella vita eterna: come
Osiride vive dopo la morte grazie alla resurrezione del suo corpo, così l'uomo
può sperare un giorno di vivere nell'aldilà, in compagnia del dio, assieme al suo
corpo resuscitato e se ha servito fedelmente gli dei, avrà come premio la
beatitudine eterna. Da ciò venne tratta anche la resurrezione di gesùcristo (  Ιησούς     Ihsous o'nazoraios) che inizialmente era assente nel Codex Vaticanus, fonte dei Vangeli canonici e che è stata appunto aggiunta tardamente nel 3-4 sec e.v.. La resurrezione era comunque presente anche in precedenti culti e per tante divinità di matrice ellenica-orientale.

Templi di Iside in Italia

Per adesso si può riassumere indicando la presenza di un totale di 51 santuari presso 42 siti antichi, dedicati ad Iside, a Serapide o ad entrambi, risalenti alla tarda età repubblicana ed alla prima età imperiale . Di questi 31 sono dati con esistenza sicura, possibile in 15 casi e probabile in 5 ( 19 di questi sono stati individuati tramite rinvenimenti archeologici, in 18 casi si può localizzare il luogo del santuario). Tra i luoghi, Roma, Tivoli, Pompei, Benevento,Aquileia, Trieste, Verona, Industria, Malcesine, Acquanegra, Angera, Cividate Camuno,Bologna

 

Influenze di Mitra sul cristianesimo

Il culto di Mitra originario della Persia arriva a Roma negli anni 80-70 a.e.v. grazie agli schiavi persiani. Il culto si diffonde rapidamente in tutto l'ambiente ad influenza romana, raccogliendo un altissimo numero di devoti all'interno nelle legioni romane e nella popolazione. La liturgia dedicata a Mitra perde le sue antiche caratteristiche originarie risalenti alla Persia del VII secolo a.C. La nascita di Mitra viene legata al culto del Sol invictus, per cui la sua nascita  si fa risalire al 25 dicembre, all'interno di una grotta chiamata mitreo, al cospetto di alcuni pastori accorsi sul posto per l'evento. (Dalla nascita di Mitra è stata copiata la nascita vangelica di Ihsous o'nazoraios ,   Ιησούς     gesù il semidio). All'interno della caverna, che rappresenta il cosmo, Mitra pratica la tauroctonia cioè l'uccisione del toro, che simboleggia la nascita della vita nell'universo e sulla terra.

Il dio Mitra fa  questo  per il bene di tutta l'umanità, ma anche per permettere a tutti gli uomini, dopo la vita, di "salvarsi" e di vivere in eterno insieme a lui.  Il devoto deve percorrere una scala di sette porte, che simboleggia il cammino di purificazione e di elevazione spirituale, alla fine della quale, precisamente nell'ottava porta, potrà unirsi per sempre con Mitra. Il momento più importante della cerimonia è rappresentato dalla partecipazione dei devoti ad un banchetto in ricordo dell'immolazione del toro da parte di Mitra e dell'inizio della vita sulla terra, che rappresenta, l' amore del dio per gli uomini. La parte più spettacolare ed importante del banchetto è rappresentato dall'eucaristia dove il pater e i misti mangiano il pane e bevono il vino sacro, ringraziando Mitra per il sacrificio del toro. (Da questa tradizione è stata copiata l'eucarestia cristiana dove al toro si sostituisce "l'agnello di Dio" che è    Ιησούς    Isous o'nazoraios, il semidio).

Il culto di Mitra ebbe un grosso seguito specialmente nelle file degli eserciti dell'impero non solo
perchè l'escatologia mitraica consiste sostanzialmente nella pratica in questa vitadella fedeltà e della lealtà, ma anche per l'organizzazione degli adepti, che ricordava la scala rigidamente gerarchica
dell'esercito romano. I misti erano organizzati in modo gerarchico e si identificavano sia con animali sia con personaggi con un ruolo particolare nell'esecuzione del rito: al livello piùbasso si trovava il corvus, chiamato anche servitore, segue il nynphus e il miles mentre il grado successivo era rappresentato dal leo ,a cui appartengono la maggior parte degli adepti, poi il perses, che indossava il berretto frigio , l'heliodromus o portatore del sole ed infine, nel grado più alto della gerarchia, il pater che viene spesso associato al falcone o all'aquila in ossequio ai suoi compiti di supervisore della comunità e dei fedeli del dio. I gradi che andavano dal leo al pater erano quelli che
partecipavano attivamente alla cerimonia del banchetto sacro, a differenza dei primi tre gradi in cui i misti avevano solo funzioni di servitori. Il  pater (come poi gli attuali sacerdoti-preti cristiani) aveva il compito di officiare il rito, di accogliere i nuovi adepti, di promuovere ai gradi superiori i misti, di dare direttive sul culto, di esortare a perseguire un'etica di lealtà, fedeltà e dedizione. Nel mitreo si accedeva attraverso un’unica porta, aveva una capienza limitata perché le comunità di fedeli non erano molto numerose in quanto il luogo sacro era riservato agli iniziati, ai misti, mentre per gli altri partecipanti c’erano sale minori. Nel mitreo vi era una disposizione architettonica costante con al centro centro o sulla parete di fondo  l’icona di Mitra con la luce che illumina l'immagine , la tauroctonia con i dadofori . Vi era  l’altare su cui si appoggiano le offerte e i cibi; ai lati le panche (praesepia) riservate ai sacerdoti tra cui si distingue quella del pater che presiede l’assemblea e il rito, (podium). Il mitreo è senza finestre e, poiché le riunioni sono notturne, la luce costituisce un elemento di grande importanza anche per il richiamo al Sole, al dio solare. L’ingresso del mitreo porta i segni dello zodiaco: le divinità del cielo sono richiamate dai pianeti della volta, il luogo nel suo insieme rappresenta l’universo al centro del quale la comunità prega, canta, s’istruisce, condividendo la gioia della mensa con quella della fede. Nell’atrio c’è l’acqua, che proviene da una sorgente o che vi è stata portata all'interno di raccoglitori (acqua santa): che serve a purificare, a dissetare, a fecondare.

Ecco i MITREI ritrovati a seguito di scavi archeologici in Italia:

Mitrei di Roma:

Mitreo di San Clemente
Mitreo Barberini
Mitreo del Circo Massimo
Mitreo di Santa Prisca
Mitreo sotto la Crypta Balbi
Mitreo di Santo Stefano Rotondo
Mitreo delle Terme di Caracalla

Mitreo di Piazza Dante all'Esquilino
Mitreo di Via Giovanni Lanza
Mitreo di Porta Portese
Mitreo di Orazio Muti
Mitreo del Campidoglio

Mitrei di Ostia:

Mitreo degli Animali (1)
Mitreo del Palazzo Imperiale (2)
Mitreo delle Sette Porte (3)
Mitreo delle Sette Sfere (4)
Mitreo della Planta Pedis (5)
Mitreo Fagan (6)
Mitreo Aldobrandini (7)
Mitreo delle Pareti Dipinte (8)
Mitreo della Casa di Diana (9)
Mitreo delle Terme del Mitra (10)
Mitreo di Lucrezio Menandro (11)
Mitreo presso Porta Romana (12)
Mitreo del Sabazeo (13)
Mitreo di Fructosus (14)
Mitreo dei Serpenti (15)
Mitreo di Felicissimo (16)

Gli altri mitrei del Lazio

Mitreo di Marino (RM)
Mitreo di Antium (RM)
Mitreo di Sutri (VT)
Mitreo di Vulci, Montalto di Castro (VT)
Mitreo di Nersae (oggi Nesce), Pescorocchiano (RI)
Mitreo di Ponza (LT)
Mitreo di Itri (LT)

Friuli-Venezia Giulia

Mitreo di Aquileia (UD)
Mitreo di Duino (TS)

 

Lombardia

Mitreo di Angera (VA)

 

Toscana

Mitreo di Pisa
Mitreo di Cosa, Orbetello (GR)

 

Marche

Mitreo di Sassoferrato (AN)
Mitreo di Fano (PU)

 

Umbria

Mitreo di San Valentino a Terni (ipotesi)
Mitreo di Spoleto (PG)

 

Campania

Mitreo di Santa Maria Capua Vetere (CE)
Mitreo della Crypta Neapolitana, Parco Vergiliano a Posillipo, Napoli
Mitreo nell'area archeologica del Carminiello ai Mannesi, Napoli
Mitreo della Chiesa di Sant'Aspreno al Porto, Napoli
Antro di Mitra- Pizzofalcone  (NA)

 

Sicilia

Mitreo di Siracusa
Mitreo di Catania